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La legge del Mobile First Indexing
È ora di diventare mobile first
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La tua comunicazione è mobile first?
La vita in tasca
Forse non si dovrebbero più chiamare smart-phone. Perché quegli oggetti variamente pesanti, divoratori di batteria che portiamo in tasca o nella borsa sono qualcosa di più che la versione intelligente di un telefono. Gli smartphone, i tablet contengono strumenti di esplorazione, organizzazione, produttività, relazione: insomma sono la nostra vita formato tascabile e per molti strumenti indispensabili per la propria professione. Quindi non è sorprendente che si sia (finalmente) arrivati a definire come misura di paragone l'esperienza mobile come quella più importante per la progettazione della comunicazione e della attività digitali. La crescita degli utenti degli smartphone, comodità d’utilizzo, nuovi parametri di indicizzazione, miglioramento della User Experience sono solo alcune delle caratteristiche del mondo digital contemporaneo. Quindi la mobile-friendliness non è più solo un semplice consiglio per facilitare la navigazione degli utenti su un sito, ora è una regola, anzi LA regola. La regola del Mobile First.
La rivoluzione è adesso
Indicizzazione 100% mobile.
Ormai è chiaro a tutti: quando Google prende una strada segna un'epoca. Con il Mobile First Index, il cui rilascio è iniziato a fine marzo 2021, Google dà inizio alla cosiddetta “rivoluzione mobile”, valutando le future pagine dei risultati di ricerca solo in base alle informazioni presenti nella versione mobile del loro sito. Tutti i contenuti ottimizzati per desktop, spariranno dalla SERP (Search Engine Results Pages, letteralmente pagina dei risultati di un motore di ricerca).
Questo significa che, per generare i ranking (è il metodo con cui un motore di ricerca dispone i risultati; è la posizione che un motore di ricerca, attribuisce ad un sito, nella classifica), verrà preso in considerazione solo il sito mobile di un dominio. Un sito che funziona bene da smartphone sarà il criterio minimo per l’indicizzazione: la versione desktop, infatti, non sarà più considerata come principale dall’algoritmo ai fini del punteggio SERP.
È la risposta all'evoluzione dell'esperienza digitale che si basa su numeri:
- l’utilizzo dei dispositivi mobili è passato dal 37.7% del 2015 al 52.8% del 2020 e il 77% delle ricerche effettuate da mobile avviene tramite una rete domestica o aziendale (per comprendere questi dati bisogna pensare che, nel 2010, oltre il 97% di tutto il traffico web globale proveniva da desktop)
Mobile First, Mobile Only?
Quindi che fare? Le attività per adeguare la propria comunicazione digitale ad un approccio mobile first possono essere di varia natura. La cosa migliore sarebbe quella di progettare gli strumenti digitale in ottica mobile first affinché tutto, dal design all'esperienza, dal coinvolgimento degli utenti al lavoro sui motori di ricerca sia coerente. Ma a volte è necessario partire da un sito già esistente, da un'esperienza utente già progettata, già funzionante che finora ha dato i frutti sperati. Il lavoro di adattamento in questo caso può risolversi in poche attività ben mirate o in una più profonda "ristrutturazione". Il tutto dipende da quale investimento si sta facendo su questo essenziale strumento. In ogni caso non essere pronti per il mobile significa perdere progressivamente di visibilità e interazione, perdere posizioni nei motori di ricerca fino a diventare rapidamente invisibili. Quindi la considerazione di "mettersi al passo" prima o poi andrà fatta.
Tutto da rifare?
Non è detto. Siamo di fronte ad una nuova rivoluzione, questo è certo. In pochissimo tempo il mondo digitale è mutato e continua a mutare verso un'esperienza per l'utente sempre più personale, su device sempre più inseriti nel flusso quotidiano delle cose. Quindi se si vuole ancora raggiungere i nostri utenti, se li si vogliono ancora coinvolgere qualcosa va fatto, gli strumenti vanno adeguati altrimenti diverranno rapidamente muti e gli investimenti sul web risulteranno inutili. Parliamone, confrontiamoci e insieme troviamo una soluzione che possa rivitalizzare la comunicazione sul web e dare nuova forza agli investimenti per restare in contatto con i clienti.
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